Bisogna finirla di tirare fuori i Garrone quando non si sa cosa dire. Riccardo non ha niente a che fare con Massimo Ferrero e non ci si sarebbe seduto a un tavolo manco per prendere un caffè. Edoardo invece è stato il presidente peggiore della storia, ma soltanto dal 12 giugno 2014, quando ha deciso di distruggerci; prima di quella data ha palesato più di un limite e ha commesso una valanga di errori ma nessuno di noi ha mai dubitato della sopravvivenza della Sampdoria. E a me quello bastava per non vivere ogni giorno come un incubo, a non dovermi vergognare del circo che quel pagliaccio sbruffone ha messo su in soli due anni demolendo 60 e passa anni di storia. Coi Garrone non contavamo un cazzo? Forse, può essere. Però i Garrone non mandavano a fare in culo i tifosi.

E smettiamola con questa storia che ci si debba sempre accontentare di ciò che passa il convento. Se vogliamo bene alla Sampdoria non possiamo accontentarci di una società che non rispecchia i nostri valori, bisogna pretendere rispetto e rispondere a muso duro. Mi sono rotto le palle di questo ambiente mollo e accondiscente. Non bisogna appiccare il fuoco alla sede eh, si può essere civili ma palesare comunque il nostro disgusto per la gestione attuale della Samp. E occhio perché se Ferrero, Romei e compagnia cantante si permettono di fare teatrini, pagliacciate e contar musse è soltanto perché noi glielo abbiamo permesso e continuiamo a permetterglielo. Perché anziché inorridire al clown i sampdoriani sono andati a farsi i selfie. Ecco perché.