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.Dispiace per Baldari che é una figura mitologica da tempi immemori.
Resta comunque in casa, è anche normale aspettarsi da questa proprietà molto "inglisc" una visione dello staff medico più "moderna".. -
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L'importante è che siano validi, non possiamo più permetterci un giocatore fermo tutta la stagione per un menisco.. . -
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Ci voleva un repulisti anche nel settore medico, i casi Conti e de luca sono emblematici . -
.Ci voleva un repulisti anche nel settore medico, i casi Conti e de luca sono emblematici
L'importante è eliminare le tossine della passata stagione. -
.Dispiace per Baldari che é una figura mitologica da tempi immemori.
Troppo immemori..viste le vicissitudini di giocatori rotti nel tragitto per bogliasco dopo le visite... -
.Chi è Marco Cesarini, il futuro Head of Medical che piace alla Sampdoria: il passato da calciatore e l’esperienza in Premier League
Marco Cesarini è il nome che Nicola Legrottaglie vuole a capo dell’area medica della Sampdoria. Osteopata, con un passato da calciatore, Cesarini ha lavorato in importanti società, e con grandissime figure calcistiche: allenatori, calciatori, ed equipe conosciute in tutto il mondo. Da Sinisa Mihajlovic a Gianfranco Zola per non parlare di Roberto Baggio. Le esperienze più formative sono arrivate nel calcio inglese: ha lavorato con il West Ham United, e successivamente al Watford, per poi approdare al Fulham, passando prima per il Milan. Con un un Master di Sport Management alla Bicocca di Milano, Cesarini ha implementato la sua preparazione per poter lavorare come Responsabile Coordinatore dell’ambito Medico e Atletico. Al Fulham ha supervisionato tutto ciò che riguardava il Dipartimento medico: dai medici ai fisioterapisti, ai preparatori atletici.
La sua visione del rapporto staff-calciatori è improntata alla “distanza”: non bisogna essere troppo vicini ai giocatori perché si rischia di perdere il ruolo. In una recente intervista aveva dichiarato: «Magari ci si lega tanto ad un giocatore infortunato che ha bisogno di supporto, un supporto psicologico, e quindi, si entra molto in sintonia, rischiando di perdere però quello che è il focus. Il mio rapporto con i giocatori è un rapporto di maturità, dove c’è però il rispetto. Se loro hanno un problema possono parlarne». In Inghilterra aveva messo a punto un questionario da sottoporre ogni giorni ai calciatori nel quale c’era scritto se avevano dei dolori, come era il loro umore. Dà grande importanza all’idratazione per la prevenzione degli infortuni.
www.sampnews24.com/cesarini-futuro...pdoria-profilo/
Medico a distanza??? Brutto segnale. Cadiamo nelle mani di personaggi alternativi perlomeno "strani"....... -
.Medico a distanza??? Brutto segnale. Cadiamo nelle mani di personaggi alternativi perlomeno "strani"......
Beh lasciamo perdere che negli ultimi anni abbiamo avuto una riga di infortuni mica da ridere. -
.Beh lasciamo perdere che negli ultimi anni abbiamo avuto una riga di infortuni mica da ridere
Gli infortuni sono una cosa, la loro gestione è un'altra e a me sta cosa del medico a distanza non piace per svariati motivi..... -
.Gli infortuni sono una cosa, la loro gestione è un'altra e a me sta cosa del medico a distanza non piace per svariati motivi....
Beh vediamo come va a finire. -
.Gli infortuni sono una cosa, la loro gestione è un'altra e a me sta cosa del medico a distanza non piace per svariati motivi....
Non credo intenda a distanza nel senso “da remoto” ma distanza nel senso di distacco psicologico tra le figure del dottore e del calciatore, perché per quello ci sono altri tipi di professionisti.. -
.Non credo intenda a distanza nel senso “da remoto” ma distanza nel senso di distacco psicologico tra le figure del dottore e del calciatore, perché per quello ci sono altri tipi di professionisti.
Esatto, per come l'ho letta io il concetto di distanza si intende come "distacco" tra paziente e medico per evitare complicità che non diano uno stato oggettivo della situazione di salute dell'infortunato.. -
.Non credo intenda a distanza nel senso “da remoto” ma distanza nel senso di distacco psicologico tra le figure del dottore e del calciatore, perché per quello ci sono altri tipi di professionisti.
È del tutto evidente che intendesse questo...👍🏼. -
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"Magari ci si lega tanto ad un giocatore infortunato che ha bisogno di supporto, un supporto psicologico, e quindi, si entra molto in sintonia, rischiando di perdere però quello che è il focus. Il mio rapporto con i giocatori è un rapporto di maturità, dove c’è però il rispetto. Se loro hanno un problema possono parlarne». In Inghilterra aveva messo a punto un questionario da sottoporre ogni giorni ai calciatori nel quale c’era scritto se avevano dei dolori, come era il loro umore. Dà grande importanza all’idratazione per la prevenzione degli infortuni"
Sarà ma se uno mi fa un discorso del genere con questionari quotidiani, che preferisce evitare di stare vicino al giocatore infortunato che ha bisogno anche e soprattutto di supporto morale e di idratazione per la prevenzione, vado da un altro medico.... grazie.....
Per me è un approccio totalmente sbagliato. Insomma come il figlio di Mancini anche questa persona mi deve fare ricredere..... -
.Non credo intenda a distanza nel senso “da remoto” ma distanza nel senso di distacco psicologico tra le figure del dottore e del calciatore, perché per quello ci sono altri tipi di professionisti.
Ma infatti,la lettura è quella,per esempio nella pallavolo,nel nuoto ne son certa (poi credo anche in altri sport) il medico è una figura lo psicologo un'altra.. -
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Io penso che se un giocatore è incazzato perchè va sempre in panca e il mister non lo fa mai giocare non lo va certo a scrivere su un questionario.
Ed anche se uno ha "un dolorino" prima di una partita importante e con grande visibilità che vuole giocare a tutti i costi non lo scrive certo sul questionario
Il vero "buon medico" (o buon psicologo) è quello che si accorge per tempo delle cose che i giocatori non dicono (e che quindi manco per il cazzo scriverebbero su un questionario).