Dolci Ricordi

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    «Dico sempre che per fare il tecnico bisogna avere il carisma di Boskov e la pazienza di Eriksson. Boskov aveva personalità, era sempre lucido e diretto. E poi aveva un rapporto particolare con la Sampdoria. Eriksson mi ha dato fiducia all’inizio: era rilassato, non alzava mai la voce». Auguri a Juan Sebastian Veron
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    https___www.sampnews24.com_wp-content_uploads_2020

     
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    Due grandi uomini, oltre che due allenatori di primissimo livello , uomini di un calcio che purtroppo non tornerà mai più temo
     
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    Più bella cosa non c'è, più bella cosa di te, unica come sei... Immensa quando vuoi... GRAZIE DI ESISTERE!

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    Ovunque Voi siate,ci state proteggendo,infinitamente grazie. <3 <3



     
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    CITAZIONE (Laura Samp 1946 @ 17/3/2024, 10:42) 
    Ovunque Voi siate,ci state proteggendo,infinitamente grazie. <3 <3




    Loro e Vuja, dopo pioggia viene sole.
     
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    CITAZIONE (Laura Samp 1946 @ 17/3/2024, 10:42) 
    Ovunque Voi siate,ci state proteggendo,infinitamente grazie. <3 <3




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    15 aprile 1992 la Sampdoria pareggia contro il Panathinaikos e raggiunge la finale dell'ultima Coppa Campioni

    Ricorre oggi una data storica per la Sampdoria: il 15 aprile del 1992, con il pareggio casalingo per 1-1 contro il Panathinaikos, i blucerchiati raggiungono la finale di Coppa dei Campioni. Dopo la Coppa delle Coppe vinta il 9 maggio 1990 a Göteborg contro i belgi dell’Anderlecht (2-0) e il primo ed unico scudetto della loro storia arrivato esattamente un anno dopo, i doriani ottengono la finale della più importante coppa continentale, concludendo sostanzialmente un ciclo quasi leggendario.
    Sampdoria-Panathinaikos 1-1: Mancini risponde a Maragos

    Nel match decisivo contro i greci del Panathinaikos, il tecnico serbo Vujadin Boškov schiera dal primo minuto una formazione priva di tre pilastri come Pietro Vierchowood, Toninho Cerezo e Attilio Lombardo. Si decide sostanzialmente tutto nel primo tempo, con Maragos che porta in vantaggio gli ateniesi al 27’, ma dopo soli 9 minuti è Roberto Mancini a mettere a segno la rete del pari che è sufficiente alla Sampdoria per volare in finale. Un risultato meritatissimo per i blucerchiati, che in finale, la sera del 20 maggio 1992, si troverà di fronte il Barcellona nel tempio del calcio inglese: Wembley. Per l’occasione, dall’Italia partono qualcosa come 30mila tifosi sampdoriani, ma non saranno sufficienti a spingere Gianluca Vialli e compagni verso il trofeo, che i catalani si aggiudicano grazie ad una rete dell’olandese Koeman su calcio di punizione.
    Sampdoria-Panathinaikos 1-1: il tabellino

    SAMPDORIA: Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, D.Bonetti, Lanna, Silas, Invernizzi (dall’ 89′ Buso), Vialli, Mancini, Orlando. All. Boskov
    PANATHINAIKOS: Wandzyk, Apostolakis, Kalatzis, Christodulu, Kurbanas, Mavridis, Saravakos, Karageorgiu, Warzyka, Donis, Maragos. All. Beenhakker
    Arbitro: Roethlisberger
    Reti: Maragos al 27′ , Mancini al 36′

     
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    Maledizione si poteva vincere la coppa dalle grandi orecchie,sia nei tempi regolamentari che "agli" eventuali rigori (con pagliuca). saremmo appagati con la ciliegina sulla torta.

    Edited by gianK - 15/4/2024, 16:52
     
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    Che tempi...l'ultima Coppa dei Campioni, ricordiamolo
     
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    Tempi irripetibili, il meglio della vita per chi li ha vissuti
     
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    Campionato 1946-47

    Il paese cerca di ripartire dopo gli orrori della guerra, il 23 aprile viene brevettata la Vespa, non è una motocicletta, ma piuttosto una piccola vettura a due ruote. E’ solo uno dei tanti spot che accompagnò l’uscita del mezzo di trasporto, considerato un’icona dell’italianità. Madre della Vespa la Piaggio azienda genovese fondata nel capoluogo ligure nel 1884.
    Il 5 maggio la prima schedina del totocalcio. Un rito del fine settimana degli italiani per oltre mezzo secolo, la mitica schedina del Totocalcio debuttò nei bar la prima domenica di maggio del 1946. Una colonna da indovinare, al costo di 30 lire.
    La Sampdoria esordisce fuori casa a Roma il 22 settembre contro i giallorossi con questa formazione, Lusetti fra i pali, Borrini, Gramaglia e Zorzi difensori, Fattori e Bertani mediani, Bassetto e Fiorini mezze ali, Fabbri, Baldini e Frugali attaccanti.
    Dopo la fusione fra Sampierdarenese e Andrea Doria i riflettori sono puntati sulla neonata Sampierdarenese – Doria.
    I giornata, 22 settembre 1946 – Roma 3 – Sampdoria 1.
    Roma: Risorti, Brunella, Andreoli, Matteini, Salar, Schiavetti, Losi, Renica, Amadei, Di Paola, Stabellini.
    Sampdoria: Lusetti, Borrini, Zorzi, Fattori, Gramaglia, Bertani, Fabbri, Bassetto, Baldini, Fiorini, Frugali.
    Arbitro Achille Pizziolo di Firenze.
    Spettatori 19.000 circa per un incasso di 3 milioni e 300.000 lire, un’ora prima dell’incontro un violento temporale che rinfresca l’aria senza danneggiare il campo. Nella Roma assente Krleziu per infortunio.
    La Roma si riversa nella metà campo doriana incitata dal proprio pubblico, la Sampdoria si difende, un primo tempo che scorre con il predominio giallorosso rotto solo al minito 19’ con una rasoiata di Bassetto che va a colpire il palo alla destra di Risorti, blucerchiati che dimostrano di essere buoni giocatori senza essere ancora una squadra.
    La ripresa parte con una Roma ancora più arrembante, al 2’ minuto la Roma passa, Renica centra, Borrini devia, Stabellini alza per Amadei che al volo supera un incolpevole Lusetti, Roma in vantaggio.
    La Sampdoria cerca di reagire ed al 22’ minuto raggiunge il pareggio con un duetto Baldini Bassetto, il buon Adriano colpisce secco gonfiando la rete.
    Adriano Bassetto primo marcatore della storia blucerchiata.
    La Roma non ci sta e si ributta in attacco ed al 29’ minuto ritorna in vantaggio con Amadei che raccoglie un passaggio di Salar al limite dell’area, Roma padrona del campo ed al 35’ minuto ancora Amadei servito da Losi fulmina dal limite Lusetti con un tiro all’incrocio dei pali.
    La partita termina con la vittoria della Roma per tre reti ad una, Amadei sugli scudi, per la Sampdoria bene Bassetto, dal gioco semplice ma efficace, meno bene Fiorini e Borrini. La prima è andata per la neonata squadra blucerchiata, i giocatori ci sono, bisogna far diventare la Sampdoria anche una squadra.
    blucerchiati.net-Maurizio Medulla

     
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    Ovunque Voi siate,immortali!!!
     
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