Sven-Göran Eriksson (1992-1997)

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    Eriksson: "Lazio migliore squadra allenata in vita mia. Mancini poteva essere ovunque. Mihajlovic, Veron..."

    oberto Mancini, Sinisa Mihajlovic, Juan Sebastian Veron, i campioni passati dalla Sampdoria alla Lazio durante l'era Cragnotti. Sven Goran Eriksson, tecnico dell'ultimo scudetto biancoceleste, ha parlato delle loro immense qualità in un'intervista rilasciata a The Coaches' Voice:

    "La Lazio è la migliore squadre che abbia mai allenato in vita mia. Avevamo molti giocatori, erano i più forti al mondo. Poi c'era Mihajlovic, l'avevo allenato alla Sampdoria e ho voluto portarlo alla Lazio. Gli dicevo sempre: "Sinisa, sei un difensore non un esterno!". Lui rispondeva: "No, sono un esterno o una seconda punta!". Dopo qualche tempo sono riuscito a convincerlo a restare in difesa, ed è diventato uno dei migliori difensori del mondo. Se parliamo di un difensore con i piedi buoni, lui è decisamente stato il migliore. Per la nostra squadra era fondamentale.

    Con Veron diventammo ancora più forti, aveva visione di gioco e tecnicamente era fortissimo. Davanti avevamo Salas, giocatore importante. E poi c'era il playmaker di tutta la squadra: Roberto Mancini. Poteva essere ovunque, recuperava palloni e diceva ai compagni: "Quando mi vedete recuperare palla e girarmi, voi pensate solo a correre in attacco. State sicuri che la palla vi arriverà!". La stessa cosa era in grado di farla anche Mihajlovic".

    https://www.sampdorianews.net/news-naziona...ic-veron-111702
     
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    ho sempre pensato che se Gullit fosse rimasto un altro anno avremmo potuto bissare lo scudetto. Certo ci sarebbe voluto qualcosa in più in difesa... Che bei ricordi
     
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    Eriksson: "Furono Mancini e Vialli a volermi. Samp come una famiglia"

    In un estratto di un'intervista rilasciata a The Coaches Voice, Sven Goran Eriksson, ha ricordato il suo periodo da allenatore blucerchiato:

    "Accettai l'offerta della Sampdoria - le sue parole tradotte da Sampdorianews.net - perché penso che fossero Mancini e Vialli a volermi. Non credo che sia stato il Presidente, ma questi due calciatori. Il calcio italiano era il meglio.

    Avrei dovuto cominciare qualche mese dopo, il Presidente mi chiamò dicendomi "Non posso più competere con Milan, Juventus e Inter, ho dovuto iniziare a vendere giocatori. Domani dovrò vendere Vialli alla Juventus, se vuoi ancora venire sei più che il benvenuto, se vuoi cambiare idea sei libero di farlo".

    Io andai comunque e furono cinque anni fortunati, la Sampdoria era come una famiglia, abbiamo vinto solo una Coppa Italia, ma siamo arrivati terzi in un'annata e abbiamo avuto grandi giocatori".

    https://www.sampdorianews.net/news-doria/e...famiglia-112457
     
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    Eriksson in Brasile: è pronto a guidare le giovanili del Botafogo PB

    A 72 anni compiuti, Sven-Goran Eriksson è pronto a proseguire la propria carriera in... Brasile, esattamente al Botafogo-PB, squadra della Serie C brasiliana (da non confondere con il più famoso club di Rio de Janeiro). "Sven-Goran Eriksson sta per assumere le redini del vivaio del Botafogo-PB”, ha annunciato il club paraibano sul proprio profilo Instagram.

    Nel video pubblicato sul social è proprio Eriksson a confermare l'arrivo in Brasile di Lars Bakkerud, ex giocatore e attualmente agente e investitore, che parlerà per conto suo con il presidente del club. "L'ex commissario tecnico dell'Inghilterra ha le valigie pronte per sbarcare nel nord-est brasiliano e gestire l'ambizioso progetto delle giovanili, come da lui confermato in un video registrato per il club paraibano".

    Nuova avventura alle porte dunque per l'ex allenatore della Lazio (campione d'Italia nel 2000) che, dopo l’ultima esperienza sulla panchina della nazionale delle Filippine, è pronto a diventare il manager delle giovanili del Botafogo-PB.

    Gianlucadimarzio.com
     
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    Eriksson: "Veron voleva sentirsi importante. Alla Samp non c'era gelosia fra leader"

    Sven Goran Eriksson ha rilasciato un'intervista a The Athletic rispondendo a una domanda sul rendimento non all'altezza delle aspettative di Juan Sebastian Veron negli anni trascorsi in Inghilterra:

    "Credo che per Veron - le sue parole tradotte da Sampdorianews.net - fosse fondamentale sentirsi un giocatore importante. Alla Sampdoria non è mai stato un problema. Neanche alla Lazio è stato un problema, perché Mancini non era geloso degli altri leader. Mancini, Verón e Mihajlović erano tutti buoni amici. Non c'era gelosia tra loro".

    "Forse è difficile diventare un giocatore importante quando giochi nel Manchester United. Tutti sono giocatori importanti all'Old Trafford. Non so se questo sia il motivo, ma sono rimasto molto sorpreso dal fatto che non abbia avuto molto successo in Inghilterra".

    https://www.sampdorianews.net/news-doria/e...a-leader-113822
     
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    Eriksson: "Mantovani mi raccontò furono Vialli e Mancini a chiedergli di prendermi"

    La sfida di mercoledì sera e i trascorsi alla guida della Sampdoria sono alcuni degli argomenti trattati da Sven-Goran Eriksson in un'intervista al Match Program di Roma - Sampdoria:

    "In casa la Roma dovrebbe vincere, è di livello superiore rispetto ai doriani. La Sampdoria ha già rotto il ghiaccio dopo un lungo periodo di inattività, ma avrà anche nelle gambe la stanchezza di aver giocato tre giorni prima”.

    Che anni sono stati poi a Genova? “Sono stati cinque anni belli. Non era una squadra che potesse competere per lo scudetto, avevano venduto Vialli, ma era un bel gruppo. Una società a gestione familiare con Mantovani al timone, un po’ come avevo trovato a Roma con il presidente Viola. Era un altro calcio che oggi non esiste più”.

    Qualche giorno fa Roberto Mancini, CT della nazionale italiana, nella Top 5 dei suoi allenatori ha messo lei al primo posto. “Ringrazio Roberto di cuore della manifestazione di stima nei miei confronti. Abbiamo lavorato insieme quasi 9 anni e siamo diventati amici. Le sue doti di grande allenatore erano evidentissime sin dai primi anni. Quando andai ad allenare la Samp il Presidente Mantovani mi raccontò che erano stati Vialli e Mancini a chiedergli di prendermi, il presidente non sapeva neppure chi fossi”.

    https://www.sampdorianews.net/news-doria/e...rendermi-115165
     
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    Eriksson: "Scelto da Vialli e Mancini. Mantovani mi disse..."

    Sven Goran Eriksson è stato uno degli allenatori più importanti dell’ultima decade degli anni ’90 e dei primi anni 2000. L’allenatore svedese fu chiamato al non semplice compito di sostituire sulla panchina della Sampdoria Vujadin Boskov.

    Il legame tra l’allenatore svedese e i colori blucerchiati è testimoniato dalle parole da lui pronunciate in un’intervista a The Italian Football Podcast, di cui vi riportiamo le dichiarazioni:

    “Dopo una chiamata sono stato invitato a Montecarlo perché il mio contratto al Benfica stava concludendosi. In un bellissimo hotel incontro il proprietario, il presidente Mantovani e due giocatori: Mancini e Vialli. Ero sorpreso, di solito non si presentano i giocatori quando vai a negoziare con un club. Mantovani mi disse: ‘Io non capisco veramente molto di calcio, ma questi due ragazzi qui mi hanno detto che l’unico allenatore con cui vogliono lavorare il prossimo anno alla Sampdoria sei tu’ (ride, ndr) – le parole tradotte e riportate da Sampdorianews.net – Perciò sono stato scelto da Vialli e Mancini, e sono rimasto alla Sampdoria cinque anni. Purtroppo Vialli è andato alla Juventus prima di iniziare e quindi non abbiamo potuto lavorare assieme”.

    https://www.sampdorianews.net/giocavamo-in...mi-disse-116666
     
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    La storia la "racconti",la matematica non si discute:55-10

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    Come aplomb e signorilità niente da dire

    Peccato che non fosse all' altezza di gestire una squadra fortissima da scudetto per il campionato Italiano di allora.
    Perdemmo parecchi punti per la sua rinuncia a schierare l ultimo difensore come libero (che allora per il campionato Italiano era ancora determinante) salvo poi cambiare idea (sinonimo di apertura mnlentale e intelligenza) reintegrandolo ed ottenendo molti meno gol.
    Quella splendida stagione del 1993 quantomeno illuse di poter essere la stagione giusta per riprenderci quantomeno il secondo posto valevole per la Champions.
    Arrivammo 3 e fu comunque una bella ma amara consolazione.
    Ricordo Eriksson come una delle figure in panchina più importanti della Samp di sempre.

    Resta nella memoria il successo finale per 6-1 nella finale di Coppa Italia contro l Ancona e la semifinale contro la Arsenal in coppa coppe, persa ai rigori dopo un totale di 5-5 nei regolamentari.
    Zenga da 30 metri non doveva prendere quel gol ma la maledizione dai tiri da fuori ci ritocco contro il Werder 20 anni dopo.

    Nonostante tutto oggi, sono contento di riavere Ranieri , figura che ricorda in tutto e per tutto il profilo ideale per una società che ha avuto il migliore Presidente Italiano di sempre
     
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    Esistono allenatori brutti ma vincenti e altri belli ma perdenti... Eriksson faceva parte di questa seconda categoria
     
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    CITAZIONE (Garro @ 19/9/2020, 16:52) 
    Esistono allenatori brutti ma vincenti e altri belli ma perdenti... Eriksson faceva parte di questa seconda categoria

    Be comunque uno scudetto con la Lazio lo ha vinto, ma visto gli squadroni che ha avuto con noi poteva vincere qualcosa in più indubbiamente
     
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    Mah, squadroni dalla cintola in su, perchè diciamocela tutta, con Bucchioni, Sacchetti, Dall'Igna, Marco Rossi, Michele Serena e i due vecchi volponi ma sul viale del tramonto Mannini e Vierchowod io non credo avrebbe potuto dare di più, quella difesa...

    Poi ognuno rimane giustamente sulle proprie convinzioni...
     
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    Più bella cosa non c'è, più bella cosa di te, unica come sei... Immensa quando vuoi... GRAZIE DI ESISTERE!

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    Sven Goran Eriksson, ex allenatore della Sampdoria, si è soffermato sulla situazione critica vissuta dal club blucerchiato. Le sue dichiarazioni ai microfoni de Il Mattino.


    ARRESTO FERRERO – «Sono stato tanti anni alla Sampdoria: ho saputo delle vicissitudini che sta vivendo. Mi dispiace tantissimo. Faccio i miei migliori auguri al club perché possa superare in fretta questo momento delicato».
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    Eriksson: «Sampdoria in B sarebbe un dolore. Ekdal? Fondamentale»

    VITA NEL CALCIO – «Do una mano al Karlstad, un club vicino a casa mia, guardo tante partite, dal vivo e in tv. Anche Serie A, soprattutto Milan, Juve, Inter ma pure le mie ex squadre. Ho visto Fiorentina-Roma, i viola giocano bene, hanno vinto con merito: ci vorrà una gran bella Sampdoria».

    LANNA – «Gli faccio i complimenti, grande uomo ed era un grande difensore, forte, anche se l’ho allenato un anno solo».

    RICORDI IN BLUCERCHIATO – «Quando sono arrivato c’è stata la cessione di Vialli che forse ha cambiato un po’ la storia del club. Papà Mantovani mi disse che non aveva più la forza di competere con Juve, Milan, Inter, ha dovuto vendere ma restava una grande squadra, con calciatori importanti. La Sampdoria era bravissima nel trovare giovani talenti: Veron, Seedorf, Karembeu, non ancora al top ma esplosi nella Samp. Nel primo anno di Gullit potevamo vincere lo scudetto, ci siamo riusciti con la Coppa Italia: non abbiamo vinto molto, ma giocavamo bene, era bello vedere quella Samp».

    MANCINI – «C’era Mancini, e non è poco: lui e Vialli erano i simboli della Samp, lui anche più di Gianluca. Era fortissimo, elegante, un genio».

    BAGGIO – «Baggio era molto giovane, veniva da un infortunio grave ma era incredibile. Ricordo contro il Milan a San Siro, una delle prime gare con Sacchi: abbiamo passato due volte il centrocampo grazie a lui e abbiamo vinto, 2-0, fece un gol da sogno, partendo da centrocampo. Roby era fantastico».

    TRA MANCINI E BAGGIO – «Non sarebbe giusto farlo, erano due geni. Una differenza è che Mancini alla Samp era più uomo-squadra, aiutava i giovani, era un simbolo, ma Baggio l’ho avuto agli inizi. Però chi era più grande? Messi o Maradona? Diego o Pelè? Siamo lì, no? Vale anche per Baggio e Mancio. Loro due insieme? Sarebbe stato bello ma Sacchi scelse Baggio».

    SAMPDORIA-FIORENTINA – «Sono club con tifoserie molto innamorate dei loro colori. Ho bellissimi ricordi dappertutto ma alla Samp sono stato ben 5 anni… era un club molto familiare, la famiglia Mantovani curava i giocatori come figli, papà Paolo era unico, straordinario. Alla Fiorentina sono stato bene, ma solo due anni: l’ambizione massima era andare in Uefa, ci riuscimmo allo spareggio con la Roma, segnò Pruzzo. Sono contento se andrà in Europa di nuovo, ma la Samp deve salvarsi: la B sarebbe un dolore per tutti i sampdoriani. E anche economicamente sarebbe un danno forte».

    SAMPDORIA – «Quagliarella è un ottimo attaccante: lo so, ha 39 anni, ma Zlatan gioca a 40, può provare a superarlo. Ekdal, è importante anche per la mia Svezia: centrocampista difensivo bravo a dare equilibrio. E poi c’è il norvegese, Thorsby. È bravo di testa, qualche gol lo fa, magari segna lui»

    SCUDETTO – «Mi farebbe piacere l’Inter per Simone Inzaghi che ho avuto alla Lazio: in Coppa Italia è stato bravo, per il tricolore è favorito il Milan ma chissà. Certo, poi l’ultima è Inter-Samp, e sarebbe da brividi, spero che la Samp ci arrivi già salva».

    ITALIA – «La vita del calcio è strana. Mancini ha vinto gli Europei con stile, eleganza, il miglior calcio, un successo molto meritato e poco meno di un anno dopo ha perso il Mondiale. Mi spiace per l’Italia, ma Mancini si rifarà perché è un grande».

    https://www.sampnews24.com/sampdoria-eriks...lotta-salvezza/
     
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    Colori che mi cambiano l'aspetto del mondo, il cuore che mi scoppia di un amore profondo

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    Mitico Sven, uno dei tanti grandi personaggi avuti grazie a Paolo Mantovani
     
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